Quando il gioco diventa davvero “speciale”.
L’idea arriva dal Regno Unito, la radiologa Clare Tawell ha un obiettivo: rendere unici i momenti di gioco della figlia Matildha che ha 4 anni, ha la necessità di portare un apparecchio acustico.
Clare Tawell, ha capito che le bambole possono fare molto per far sentire i bambini accettati, così come sono. Lei ha cominciato a creare bambole non perfette ma allo stesso tempo uniche con la propria disabilità, ed è proprio per questo che con la sua creatività è riuscita a trovare il nesso tra la realtà e fantasia.
Dice Clare: “È incredibile quanta forza dia a un bambino l’avere una bambola proprio come lui. La gioia sul suo viso non aveva prezzo.”
I bambini hanno sempre una marcia in più, si divertono con gioia e sanno che siamo tutti diversamente uguali.
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