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L’evoluzione della lingua dei segni nell’epoca dell’emergenza climatica

Nella lingua dei segni britannica (BSL), sono stati introdotti circa duecento nuovi termini scientifici per descrivere il cambiamento climatico, grazie alla collaborazione tra scienziati dell’Università di Edimburgo, studiosi e insegnanti della BSL. L’obiettivo è colmare il divario linguistico e scientifico e creare una narrazione adeguata alla realtà ambientale

Prima di questi aggiornamenti, espressioni come “gas serra” o “impronta di carbonio” non erano presenti nel vocabolario della BSL. Ora, invece, sono stati creati nuovi segni per temi come la biodiversità, la protezione degli ecosistemi e l’inquinamento. 

Il processo di creazione di nuovi segni nella lingua dei segni segue un modello comune a tutte le lingue, con la formazione consolidata attraverso la ripetizione e la diffusione all’interno delle comunità di segnanti. Anche altre lingue dei segni, come la Lingua dei segni italiana (LIS), hanno creato nuovi segni per il Covid, l’oceano, la natura e il mondo queer, rispondendo alle esigenze di una terminologia corretta e inclusiva.

 

Fonte originale: https://www.linkiesta.it/2023/09/lingua-segni-crisi-climatica/

 

 

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